Home Le minacce Il veleno in Italia

In Italia il problema dell’uso illegale del veleno è poco conosciuto e sale agli onori della cronaca solo quando colpisce specie di grande impatto mediatico o quando i proprietari di qualche cane che ne sia caduto incidentalmente vittima ne portano a conoscenza l’opinione pubblica.

Eppure si tratta di una questione di vecchia data, di una pratica barbara che, probabilmente, ha giocato un ruolo di primo piano nell’estinzione o nella drastica diminuzione da vaste aree europee di specie importanti quali lupo, orso, grifone, gipeto, nibbio reale e capovaccaio e che ancor oggi ne mina la sopravvivenza.

Nonostante le iniziative portate avanti da alcune regioni, comuni, associazioni, istituti zooprofilattici e dal Corpo Forestale dello Stato manca in Italia un quadro preciso sulla situazione dell’uso illegale del veleno e si conosce solo quella di aree molto limitate.

In Toscana, nelle Province di Arezzo e Firenze, i casi di avvelenamento di cani domestici sono molto frequenti ed hanno portato addirittura l’amministrazione Provinciale di Arezzo ad installare cartelli di avvertimento sulla presenza di esche avvelenate nei boschi.

Tra gli episodi più noti ed eclatanti di avvelenamento di specie selvatiche registrati negli ultimi anni in Italia ricordiamo i seguenti:

  • nell’agosto 2008, la morte in Sardegna di tre preziosi esemplari di gipeto che erano stati liberati nel maggio 2008 nell’ambito di un progetto Interreg Sardegna-Corsica portato avanti dalla Provincia di Nuoro con il sostegno della Regione Sardegna e finalizzato alla reintroduzione della specie nell’isola. Gli animali, a distanza di circa tre mesi dalla liberazione, sono stati sterminati con un topicida cosparso in una carcassa di pecora ed in altre esche avvelenate;
  • la morte per avvelenamento nel Parco Regionale del Velino Sirente di 13 grifoni nel 1998 e di 24 grifoni nel 2007;
  • nel gennaio 2006, l’avvelenamento di 12 grifoni, appena liberati, nel Parco Nazionale del Pollino;
  • i ripetuti avvelenamenti della colonia superstite di grifoni della Sardegna, periodicamente rimpinguata con esemplari di origine spagnola e periodicamente decimata dal veleno;
  • nel gennaio 2006, la morte in Basilicata di 6 lupi, di cui due adulti e 4 giovani di un anno d’età, 4 volpi e 1 nibbio reale a causa di una pecora imbottita di veleno;
  • l’uccisione, nell’aprile 2009, di tre lupi, due femmine e un maschio, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini con la carcassa di una pecora imbottita di veleno;
  • l’uccisione di tre lupi nell’arco di un mese, tra marzo ed aprile 2009, nella stessa zona del parmense con bocconi avvelenati con stricnina.

 

Purtroppo le oggettive difficoltà che si presentano nel rinvenire le esche avvelenate sparse sul territorio e nell’individuare i responsabili per poi perseguirli giudiziariamente fanno sì che vi sia l’impunità quasi assoluta del crimine, la quale, certamente, non ne scoraggia la messa in atto.

LIFE ANTIDOTO vuole mettere in pratica e diffondere strumenti efficaci per indagare, perseguire e prevenire la pratica dell’uso del veleno.

 

Orso avvelenato
Orso avvelenato (foto gentilmente concessa dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
Orso avvelenato (foto gentilmente concessa dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
Lupo avvelenato
Lupo avvelenato (foto gentilmente concessa dal Parco Naturale Regionale Monti Simbruini).
Lupo avvelenato (foto gentilmente concessa dal Parco Naturale Regionale Monti Simbruini).
Lupo avvelenato
Lupo avvelenato (foto gentilmente concessa dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini).
Lupo avvelenato (foto gentilmente concessa dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini).