Home Le specie I rapaci necrofagi L'avvoltoio monaco

[Aegypius monachus]

 

Carta d’indentità

Avvoltoio monaco (foto M. Mendi)
Avvoltoio monaco (foto M. Mendi).

Apertura alare: 250-295 cm (è il più grande degli avvoltoi europei).

Piumaggio dell’adulto: marrone scuro-nero brillante con capo coperto da piume grigio-marroni e parti nude rosa.

Silhouette: in volo il monaco appare come un grosso rettangolo con ali lunghe e larghe, testa e coda poco sporgenti.

Ambiente: zone collinari e montuose con aree aperte e presenza di boschi di leccio, sughera e pini.

Nidificazione: su grandi alberi, raramente su rocce (più frequentemente in Asia).

Cibo: carogne.

Uova: 1.

Presenza: sedentario, i giovani tendono a disperdersi.

 

Distribuzione e status

L’avvoltoio monaco ha un areale che comprende il Paleartico meridionale e l’Asia sino alla Cina. L’IUCN -Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (2008)- l’ha inserita tra le specie “Prossime alla minaccia” perché la già piccola popolazione mondiale (7.200-10.000 coppie) sta subendo un forte declino nell’areale asiatico.

In Europa, dove viene catalogata come specie “Rara” (Birdlife International, 2004), nidifica solo in pochi paesi e tra questi è la Spagna ad ospitare la quasi totalità della popolazione (1.845 coppie).

 

In Spagna

La specie, catalogata come “Vulnerabile”, si riproduce solo nella parte sud-occidentale della Spagna continentale e nell’isola di Maiorca (Baleari).

L’ultimo censimento, del 2006, ha verificato la presenza di 1.845 coppie, mostrando un trend positivo se si considerano le 1.301 coppie nel 2000 e le 1.400 coppie censite nel 2004. La popolazione più grande si trova in Extremadura con 858 coppie, ben 287 delle quali costituiscono la più grande colonia spagnola all’interno del Parco Nazionale di Monfrague.

L’Andalusia ospita una porzione significativa della popolazione spagnola pari a circa il 15%: i dati tra il 2002 ed il 2008 segnalano la specie in aumento con 264 coppie, concentrate principalmente nella Sierra Pelada (Huelva, 100 coppie), nella Sierra Norte di Siviglia (64 coppie) e nella Sierra de Andújar (62 coppie).

Il trend della specie in Andalusia appare positivo, con un incremento del 9% rispetto al precedente censimento regionale, risalente al 2007, quando furono rilevate 243 coppie.

La Consejeria de Medio Ambiente porta avanti un programma di conservazione dell’avvoltoio monaco, iniziato nel 2001, che prevede il censimento delle coppie, l’inanellamento di una parte dei pulli, interventi per ridurre il rischio di collisione contro le linee elettriche, il rifornimento della rete andalusa di carnai ed attività didattiche e di sensibilizzazione.

 

Minacce

Il veleno appare una delle minacce più gravi per la conservazione della specie. Altre minacce sono il taglio dei boschi, l’elettrocuzione, l’impatto contro linee elettriche ed impianti eolici, il bracconaggio, il disturbo nei siti di nidificazione, l’antropizzazione del territorio (incendi, apertura di strade e piste forestali, escursionismo), la minor disponibilità di cibo legata anche alla chiusura di discariche e dei luoghi dove gli allevatori erano soliti smaltire i capi di bestiame morti, chiamati muladares o vertederos.