Home Le specie I rapaci necrofagi L'aquila reale

[Aquila chrysaetos]

 

Carta d’indentità

Aquila reale (foto M. Mendi)
Aquila reale (foto M. Mendi).

Apertura alare: 200-220 cm.

Piumaggio dell’adulto: bruno con penne copritrici più chiare, testa bruno-dorata.

Silhouette: ali lunghe ed abbastanza strette, testa sporgente e coda di media lunghezza.

Ambiente: aree aperte con pareti rocciose.

Nidificazione: in cavità e cenge di pareti rocciose, raramente su alberi.

Cibo: mammiferi, uccelli, rettili e carogne.

Uova: 1-2.

Presenza: sedentaria.

 

Distribuzione e status

L’aquila reale ha un vastissimo areale di distribuzione che va dal Nord America, all’Europa, all’Africa ed all’Asia settentrionali sino al Giappone.

In Europa viene stimata la presenza di 8.400-11.000 coppie (includendo Russia e Turchia) e la specie viene catalogata come “Rara” (Birdlife International, 2004).

Le popolazioni più floride sono quella turca (2.000-3.000 coppie), quella spagnola (1.300 coppie) e quella norvegese (860-1.040 coppie).

 

In Italia

La popolazione italiana conta circa 476-541 coppie (Brichetti e Fracasso, 2003) che nidificano soprattutto nell’area alpina (363-402 coppie) e nell’Appennino (57-69).

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nidificano otto coppie di Aquila reale.

 

Spagna

In Spagna si stima una popolazione di circa 1.300 coppie di aquila reale.

In Andalusia la specie si concentra soprattutto nella zona della Sierra Morena e nella cordigliera Betica. L’ultimo censimento, effettuato nel 2008, ha rilevato 327 coppie nidificanti di cui la maggior parte nella provincia di Jaen (99 coppie), Cordoba (62) e Granada (60). Seguono le province di Siviglia (40) Almeria (33), Malaga (19), Huelva (12) e Cadice (2).

Rispetto al 2006, quando furono censite 305 coppie, la specie ha potuto segnare un incremento del 7%.

Particolarmente importante è il fatto che la specie abbia colonizzato nuovi territori, probabilmente anche grazie agli interventi che sono stati effettuati dalla Consejeria de Medio Ambiente per la messa in sicurezza delle linee elettriche.

In Aragona la specie conta 260 coppie.

 

Minacce

Le minacce principali per la specie sono l’elettrocuzione e l’uso del veleno, seguite dalle collisione contro linee elettriche, dal bracconaggio, dal disturbo nel periodo riproduttivo e dalla perdita di habitat.